Commemorazioni per il centenario del Traforo del Sempione
Sono preannunciate le commemorazioni per il centenario del Traforo del
Sempione, in realta' "per la fine del traforo", inaugurato nel 1906. Gia' a
Milano nel 1956 era stato celebrato il cinquantenario, con manifestazioni
alla Fiera, medaglie, ecc.
In realta' c'e' voluto qualche anno per costruirlo, ed ha segnato
profondamente la vita della val Divedro.
A portare la sua storia alla conoscenza del pubblico contribui' la Domenica
del Corriere, con le prestigiose tavole di Achille Beltrame, gia' dalla
prima annata, 1899, con due introvabili tavole, una con una rissa degli
operai.
Per i piu' giovani, che non ricordano il settimanale La Domenica del
Corriere, il Beltrame illustro' 46 anni di vita italiana, fino alla sua
morte nel 1945, e fu ricordato tra gli altri da Dino Buzzati, perche' non
va considerato un semplice "illustratore".
Commento' Guglielmo Zucconi: se un raffronto puo' essere fatto tra Beltrame
e qualcuno, non tra i pittori va cercato il termine di paragone, ma tra gli
aedi.
Ha detto Dino Buzzati: Beltrame non va considerato soltanto come grande
disegnatore, ma anche come grande cronista. Attraverso le immagini da lui
create, i grandi e piu' singolari avvenimenti del mondo sono arrivati nelle
piu' sperdute case di campagna, in cima alle solitarie valli, nelle case
umili, provocando una valanga di notizie e conoscenze a intere generazioni
di italiani, che altrimenti e' probabile non ne avrebbero saputo nulla o
quasi. Un maestro dell'arte grafica, quindi, ma anche un formidabile maestro
di giornalismo.
Diceva Emilio Radius: le circa 4.000 (!) tavole a colori che egli fece per
la DdC sono sempre piu' apprezzate come documenti e come esempio di alto e
scrupoloso manierismo illustrativo.
Guardate questa tavola che illustro' la copertina dell' 8 aprile 1900; anno
II n. 14, dal titolo:
Il Duca di Genova a Iselle
, ove recossi a visitare i lavori per il traforo del Sempione. Gli abiti dei notabili e degli
operai, le carriole, le case in pietra. La cerimonia ufficiale, una volta tanto
senza i soliti drammi.
Ma guardate e apprezzate adesso la splendida tavola dall'Illustrazione
Italiana, anno XXVII n. 39, del 30 settembre 1900, del meno famoso Arnaldo
Ferraguti, da fotografie di D. Gelasio Caetani, rigorosamente in bianco e
nero. I lavori alla galleria del Sempione.
Operai che lavorano all'allargamento del primo scavo. Disegno di una efficacia straordinaria,
con l'eliminazione dei dettagli ininfluenti, sfumature limitate nelle
tonalita', quasi fosse una serigrafia, eccezionale nella tecnica, nel taglio
giornalistico, nell'efficacia. Confrontate nelle due immagini i volti,
l'abbigliamento, i gesti, la scena: non c'e' confronto, idem per le immagini
all'interno.
Scarse le notizie. Il Ferraguti (Ferrara 1862 - Forli' 1925) illustro' libri
per ragazzi, in particolare qualcuno del De Amicis, vinse il premio di
pittura Fumagalli. Studio' a Napoli e fu allievo di D. Morelli, le sue
figure erano ossessionanti e sensazionali. Soggetti erano scene di vita
urbana, nature morte, illustrazioni, le tecniche olio, tempera, acquerello,
pastello.I pastelli, spesso illustrazioni dai temi accattivanti eseguite per
l'editore Treves e ritratti su carta grigia.